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Gibson Les Paul

Ultimo Aggiornamento: 02/09/2008 18:37
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Signore del Maniero
02/09/2008 18:37

Breve storia della Gibson Les Paul
La progettazione di questo strumento si deve a Lester William Polfus, noto come Les Paul (dalle iniziali del nome).

Buca ad "effe" in una chitarra.Le origini del progetto Les Paul partono nel 1940 quando, facendo due tagli sulla cassa della sua Epiphone, Les gettò le basi per la creazione di The Log ("il tronco"), il primo prototipo della chitarra: la costruì nella fabbrica Epiphone, di sabato, quando non c'era il personale, cosicché i macchinari erano a sua disposizione. Seguendo l'esatto continuo della tastiera, tagliò il corpo in modo da dividerlo in tre parti: 2 in corrispondenza delle buche ad "effe", e quella centrale, che successivamente ricoprì con una tavola di legno di pino e attaccò al corpo con vistose viti e lastrine di metallo. In questo modo la parte centrale si trasformò in un sostegno rigido per i pick-up, peraltro progettati e realizzati direttamente dallo stesso Les Paul. Il risultato fu interessante: un aumento della risposta timbrica e del sustain.

Nel 1946 Les Paul decise di portare il Tronco a Maurice H. Berlin, capo della Chicago Musical Instruments Company, amministrazione della Gibson. Ma il progetto di Les Paul e la sua creatura erano troppo avanti coi tempi, e The Log fu scartata.


Gibson e Fender [modifica]
Nel 1950 La Fender, che allora non era ancora un marchio celebre, lanciò la prima vera solidbody (cioè una chitarra priva di cassa armonica, con un corpo molto ridotto e leggero), la Broadcaster, ribattezzata poi Telecaster.


La Broadcaster diede una scossa al mondo delle chitarre elettriche: poiché allora si suonava nelle sale da ballo e si alzava il volume dell'amplificatore al massimo, le buche della cassa armonica delle chitarre provocavano feedbacks e suoni sgradevoli, impedendo ai chitarristi di emergere con il proprio suono nell'orchestra.
Con la Broadcaster si eliminarono molti di questi problemi, spingendo le altre case produttrici di strumenti, fra le quali la Gibson, a sviluppare a loro volta progetti solidbody.


Il prototipo e la nascita [modifica]
Nel 1950 alla direzione della Gibson venne nominato presidente Ted McCarty, proveniente dalla Wurlitzer Organ Company. Sotto la sua direzione la Gibson ebbe un notevole sviluppo nella produzione di modelli di chitarre solidbody e semiacustiche, trasformando la vecchia immagine dell'azienda, che durante la guerra era stata obbligata a produrre radar e altre apparecchiature belliche.

Il progetto "The Log" di Les Paul fu ripreso in considerazione e Les, assieme a McCarty e alcuni ingegneri, iniziò a lavorare ad un nuovo progetto che ne risultasse un'ulteriore evoluzione. La prima solidbody della Gibson fu contemplata con specifiche ben definite. La cassa fu realizzata con una tavola in mogano, ed era accoppiata con un top in acero, che nella produzione in serie fu "scolpito" ad imitazione della tavola armonica dei violini. La bombatura non aveva fini solo estetici, ma anche commerciali: la Fender, priva dei macchinari di fresa copiativa necessari per la sua produzione, non era in grado di imitarla.

Il manico, anch'esso in mogano, è incollato al corpo nello stile Gibson, al contrario dei modelli Fender che avevano manico avvitato al corpo. La sua scala di 62,9 cm, rispetto a quella della Fender che era di 64,8 cm, rendeva le corde più morbide e una vibrazione più "corposa". Il prototipo Gibson montava due pick-up single coil P-90 con 4 potenziometri (2 volumi e 2 toni) e il ponte (trapeze/tailpiece), costituito da un trapezio collegato al reggi-cinghia. Le corde partivano dal ponte all'apice del trapezio senza nessun'angolo di attacco, il che si ritorceva sul sustain.

Il prototipo fu modificato quando fu brevettato un nuovo ponte (invenzione di Les Paul, ma brevettata da McCarty): ora le corde sono fissate al ponte e compiono un giro su un albero centrale, fornendo un maggior sustain. Si decise di chiamare la chitarra Les Paul e da quel giorno il chitarrista e l'azienda furono legati da quella firma leggendaria sulla paletta.
La Gibson Les Paul costava 210$ di listino nel 1952, contro i 190$ della Broadcaster.

Particolare della Les Paul, con in primo piano l'humbucker del manico
Analisi delle Les Paul [modifica]
Le chitarre Gibson presentano bordi in "ivoroid", a triplo filo bianco-nero nelle serie lussuose per cassa, manico e paletta, agli intarsi in madreperla, allo scasso per l'impianto elettrico sul retro per evitare mascherine di plastica visibili frontalmente fino alle verniciature di nitro.


La cassa: la Les Paul è realizzata in mogano. I modelli più costosi presentano un top in acero. Il mogano è un legno poroso, solido e ricco di risposta armonica, l'acero, più compatto e rigido, è un ottimo distributore delle alte frequenze. Questo, secondo alcuni, dovrebbe equalizzare la risposta del Body sull'intera gamma proposta dalla vibrazione delle corde. Il concetto non è però esatto, in quanto due legni diversi accoppiati in questo modo, hanno una risposta alle vibrazioni minore che non gli stessi legni presi singolarmente[citazione necessaria]. Alcuni modelli economici, come le serie "Junior" e "TV" o la SG presentano una cassa a fronte piatto.
Il manico: è incollato al corpo con una tecnica detta "Set-in", dove una fresatura corrispondente alla sagoma del tacco del manico consente l'innesto di questo con un fissaggio molto solido che favorisce la trasmissione delle vibrazioni. Anche se l'interposizione di uno strato di colla, alterando i coefficienti di elasticità (lo strato di colla ha un coefficiente diverso dal legno usato), rende l'accoppiamento tra i legni meno efficiente che non l'unione di essi direttamente, "faccia a faccia", mediante l'uso di viti che ne assicurano il corretto contatto e la corretta pressione. Più efficace è l'incollaggio con colla animale (di coniglio, di farina, eccetera). I legni per la realizzazione dei manici sono: acero, mogano e noce, mentre le tastiere sono in ebano o in palissandro eccetto alcuni rari modelli "custom" con tastiera in acero. La scala di 62,9 è rimasta invariata, ad eccezione del modello "Baritone". All'interno del manico un tirante in acciaio (truss-rod) permette di regolare le eventuali curvature della tastiera per la trazione delle corde.
I pick-up: all'inizio (1952-1956) la Gibson usava i P-90 (dette Soap-bar o saponette per la propria forma ed il colore chiaro) che erano "single coil" (monobobina). Successivamente vennero installati pick-up humbucker, ovvero che "evitano il ronzio": i single coil, infatti, mostravano un rumore di fondo detto appunto hum, mentre gli humbucker, a due bobine in controfase, ne erano esenti. P.A.F. (Patent Applied For, "richiesta di brevetto effettuata") fu il nome con cui dal '57 al '62 vennero denominati gli humbucker creati da Seth Lover per la Gibson nel '55. A seconda del tipo hanno delle spire di filo di rame avvolte intorno ad un magnete che può essere fatto "Alnico" o ceramica. Il tipo AlNiCo è composto dal 50% di ferro ed il resto da alluminio, nickel, cobalto e rame (dalle iniziali dei quali deriva Al-Ni-Co) che alla fine rendono un alto flusso ed una bassa smagnetizzazione. Quella di tipo ceramica non contiene elementi ferrosi e viene denominata Indox, Diox, Arnox a seconda della ditta produttrice. A confronto con quello di tipo Alnico, quello a base ceramica ha un flusso minore, ma ha una capacità di smagnetizzazione sei volte superiore. La Gibson produce oltre 60 modelli di pick-up e la scelta per ogni modello di chitarra è studiata in base al legno di manico e cassa. La ditta li suddivide, per facilità, in tre grandi categorie:
"Original Humbucker" (Alnico): 6 poli regolabili con un magnete, base in ottone, coperchio esterno in nickel asportabile. Un avvolgimente attivo ed uno passivo.
"Super Humbucker"(Indox): 6 poli regolabili, un magnete, coperchio in nickel non asportabile. Due avvolgimenti attivi.
"Mini Humbucker" (Alnico): 6 poli regolabili, un magnete, base in ottone, coperchio in nickel non asportabile.
Come su ogni chitarra, il peso è determinato dai legni e dall'hardware usati. Sulla Les Paul si va dai 3,8 kg della "The Paul" ai 4,9 kg della "Custom".

Un altro punto fondamentale è la verniciatura; ogni chitarra è passata con 7 mani di vernice "nitro" a spruzzo e sempre nella sequenza: turapori - colore - trasparente. La verniciatura all'uovo e/o alla gomma lacca, non è mai stata utilizzata da Gibson tantomeno da Fender.


L'evoluzione del modello [modifica]
Dalla sua prima comparsa, nel 1952, con la "GoldTop", la Les Paul ha subito continue evoluzioni tecniche, pur rimanendo fedele sempre nella linea. Le modifiche non sono state dettate sempre da fini timbrici, ma anche da fini estetici.


GoldTop [modifica]
La prima Les Paul è conosciuta col nome di GoldTop, per via del colore, scelto dallo stesso Les Paul per dare un aspetto più lussoso allo strumento. Questa chitarra è stata la prima anche a beneficiare di tutte le modifiche tecniche-estetiche, infatti si usa suddividerla in varie serie: 1952-53, 1953-55, 1955-57, 1957-58, 1968-69, 1971-71. In tutte queste sei serie c'è sempre un'evoluzione, ad esempio il ponte "Trapeze model" che nelle serie successive arrivò all'odierno "6-saddle bridge", con il "tailpiece" posteriore in grado di mantenere l'accordatura; altro esempio è quello dei pick-up passati dalla prime tre serie con le "saponette" P-90 (single-coil) agli Humbucker della quarta. Questa scelta di adottare gli Humbucker in luogo dei single-coil fece nascere la serie "Standard".


Standard [modifica]
La Standard è caratterizzata dalla tastiera in palissandro e dai tipici segnatasti in madre-perla trapezoidali; montava meccaniche Kluson, sostituita poi della Schaller e Grover pressofuse; tastiera "Jumbo". Era disponibile in vari colori, soprattutto con tonalità sfumate, tra cui l'"Heritage Cherry Sunburst", o anche nero, color legno naturale, dorata (ma in una tonalità più chiara della GoldTop), e un inedito "Wine Red", rosso vinaccia.
La Standard iniziò ufficialmente nel 1960, ma alcuni specialisti la fanno partire nel 1957, e anche la Gibson con i suoi "Custom Shop stile 1958" danno ragione a questa tesi,ma in realtà prima del 1958, forse nel 1954, erano disponibili delle "GoldTop" con retro nero e colori diversi dal dorato (ad esempio l'odierna Oxblood), ma conservando sempre l'appellativo "prima serie GoldTop".


Custom [modifica]
La Custom è stata progettata come il modello di lusso della linea Les Paul. Chiamata anche Black Beauty, per via della particolare colorazione nera.

Nel 1954, montava dei P-90 in un inedito colore nero. Nel 1957, in seguito al brevetto P.A.F., montò degli Humbucker, 2 o 3 a seconda della versione scelta, e poteva montare anche una leva vibrato "Maestro". Altra peculiarità erano le parti metalliche tutte placcate in oro. Il corpo era costruito con mogano dell'Honduras, impiegato anche per il manico e con una tastiera in pregiato ebano, arricchita con segnatasti rettangolari in madre perla. Prodotta principalmente in colore nero, con finiture a triplo filo bianco-nero-bianco per tutto il corpo, è stata relizzata anche in colori "natural", "Alpine White" (bianco neve), in varie tonalità sfumate ed in un più raro "Wine Red".

Immagine:SGstandard.jpg
Gibson SG [modifica]
La produzione della Les Paul, negli anni '50, fu brevemente interrotta per cause non chiare (alcuni ipotizzano che fu una trovata commerciale per lanciare la SG, che avrebbe dovuto modificare la produzione della Gibson esclusivamente su questo modello, mettendogli anche il nome della Les Paul per fargli avere un successo "continuativo"). La SG, anche se non rimpiazzò affatto la Les Paul, si era tuttavia ben affermata tra i chitarristi grazie al suo corpo più sottile e alla sua leggerezza.


De Luxe [modifica]
Nel 1968 riprende la produzione Les Paul originale, nei modelli Standard e Custom, e si affiancano nuovi modelli, come la "Studio" e la "De Luxe". La De Luxe era a tutti gli effetti una Standard (infatti la sua denominazione era Standard versione De Luxe), con la sola differenza nei pick-up, qui mini-humbucker: pertanto, il nome non sta ad indicare qualità o costi superiori rispetto a quelli degli altri modelli tipo Standard. La versione più "famosa" è quella con il top in oro, lo stesso oro della GoldTop, infatti il suo nome completo era: Les Paul Standard De Luxe GoldTop.


Studio [modifica]
La Studio è la versione base, il modello di accesso a tutta la gamma. La sua struttura è del tutto simile ad una "Standard", ma con legni di qualità inferiore e priva di finiture estetiche.


Modelli Speciali [modifica]
Tra il 1969 ed il 1971 vengono prodotti tre modelli: Professional, Personal e Recording. L'obiettivo era quello di eliminare le interferenze. Per realizzare questo, fu modificata tutta l'elettronica: furono montati due pick-up a bassa impedenza, accoppiati a dei piccoli switch che invertivano la fase selezionando una precisa gamma di frequenze, regolabili fino ad 11 posizioni. Si poteva anche commutare l'impedenza di uscita del segnale.
Tipico della Gibson realizzare serie "Anniversary", che celebravano una data importante per la casa. Due di queste erano le Custom 20th e la 25/50, entrambe con base la "Custom", e sono le Les Paul più curate della storia, con un intarsio in madre perla nella 25/50.
Parlando delle rifiniture va citata la Artisan, sempre con base la "Custom" e grafiche ispirate alla serie famosa di banjos Gibson "5-Corde MasterTone". Anche lei come la "Custom" montava 2 o 3 pick-up.
Nel 1976 sono prodotte una semi-acustica, in stile Gibson Chet Atkins, ed una basso, ancora in produzione, ed è identico alla "Standard". Poi anche una acustica fu prodotta in pochissimi esemplari. Questi appartenevano alla serie "Signature".
La Les Paul è in realtà una serie Signature, in inglese "firma", ovvero firmata, che sarebbe un modello di base arricchito secondo le specifiche di una artista, e lei lo è in quanto fu realizzata sulle specifiche di Les Paul. Quindi fu anche la progenitrice dei modelli "Signature".


Differenze tra Standard e Custom [modifica]
Nello schema seguente si riportano le differenze tra i modelli "Standard" e "Custom", cioè i più venduti, per aiutare a distinguerli. Recentemente la Gibson ha messo un kit di trasformazione in commercio (Dress Up Custom o Dress Up Standard, che contiene parti specifiche in metallo e in plastiche, nonché le meccaniche, il tutto per far assomigliare una chitarra all'altra), ma non riesce comunque a "mascherare" le differenze dei legni, dei colori e della qualità (che nella Custom è più curata della Standard). Ciò detto, è utile ricordare che contrariamente a quanto la logica possa suggerire i modelli di Les Paul più ricercati dai collezionisti sono proprio gli "Standard" che possono raggiungere quotazioni di più di 50 mila euro per i modelli di fine anni '50.

Ecco un' immagine della mitica Les Paul:








Insomma che ne pensate? Saluti by Giuseppe
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Saluti a tutti gli amici dell'Elvis Italian Collector Club da Giuseppe !!


Elvis Presley Forever THE KING OF ROCK'N ROLL !
I'll hold you in my heart ..
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